Oncologia ginecologica
Aggiornamento in Medicina
Dal momento che l’identificazione di cellule tumorali circolanti che esprimono HER2 rappresenta un fattore prognostico avverso in pazienti con tumore alla mammella in fase precoce, uno studio ha valutato l’effetto di Trastuzumab ( Herceptin ) sull’esito clinico delle pazienti.
Nello studio, 75 donne con carcinoma mammario HER2- e cellule tumorali circolanti positive per mRNA di CK19 prima e dopo la chemioterapia adiuvante, sono state assegnate in modo casuale a ricevere Trastuzumab ( n=36 ) oppure osservazione ( n=39 ).
Le cellule tumorali circolanti mRNA di CK19+ sono state identificate mediante RT-PCR, e le cellule CK+/HER2+ mediante immunofluorescenza.
L’endpoint primario era il tasso di sopravvivenza libero da malattia a 3 anni.
In totale, 51 ( 89% ) delle 57 pazienti analizzate hanno mostrato cellule tumorali circolanti che esprimevano HER2.
Dopo la somministrazione di Trastuzumab, 27 donne su 36 ( 75% ) sono diventate negative per mRNA di CK19 rispetto a 7 su 39 ( 17.9% ) nel braccio osservazione ( p=0.001 ).
Dopo un periodo di follow-up mediano di 67.2 mesi, 4 ( 11% ) e 15 ( 38% ) recidive sono state osservate nei bracci Trastuzumab e osservazione, rispettivamente ( p=0.008 ); le analisi di sottogruppo hanno indicato che questo effetto è principalmente confinato a donne con più di 3 linfonodi ascellari coinvolti ( p=0.004 ).
Anche la sopravvivenza mediana libera da malattia è risultata significativamente più alta per le pazienti trattate con Trastuzumab ( p=0.008 ).
In conclusione, la somministrazione di Trastuzumab può eliminare le cellule tumorali circolanti resistenti alla chemioterapia positive per mRNA di CK19; riduce il rischio di ricorrenza della malattia e prolunga la sopravvivenza libera da malattia. ( Xagena2012 )
Georgoulias V et al, Ann Oncol 2012; 23: 1744-1750
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