Oncologia ginecologica
Aggiornamento in Medicina
Uno studio ha valutato l'effetto del trattamento continuativo con statine sulla insufficienza cardiaca di nuova insorgenza in pazienti con carcinoma mammario trattate con chemioterapia a base di antracicline.
Secondo studi sperimentali in vitro e su modelli animali, le statine prevengono la cardiotossicità indotta da Doxorubicina ( Adriblastina ).
In totale, 628 donne con carcinoma alla mammella di nuova diagnosi ( età media di 51.5 anni ) trattate con antracicline sono state studiate retrospettivamente.
L'esito primario ( ricovero per insufficienza cardiaca incidente ) è stato confrontato in pazienti abbinati per propensione sottoposti a ininterrotta terapia con statine durante il follow-up di 2.55 anni e nelle loro controparti non-trattate con terapia con statine continuativa.
Dopo abbinamento per propensione ( 2:1 ), le 67 pazienti ( 10.7% ) trattate con terapia ininterrotta con statine sono state combinate con 134 controlli.
L’insufficienza cardiaca di nuova insorgenza è stata osservata in 67 delle 201 pazienti abbinate.
L’hazard ratio ( HR ) si è rivelato significativamente più basso ( 0.3; P=0.03 ) per le pazienti trattate con la terapia ininterrotta a base di statine.
I fattori di rischio di cardiotossicità al momento della diagnosi di cancro ( HR=5.0, P minore di 0.001 ), la frazione di eiezione basale minore del 55% ( HR=2.7, P=0.02 ) e l’uso di Trastuzumab ( HR=3.0, P=0.01) sono risultati predittori di insufficienza cardiaca incidente.
In conclusione, in questa analisi di pazienti con tumore alla mammella trattate con chemioterapia a base di antracicline, l’uso di statine è stato associato a un minore rischio di insufficienza cardiaca incidente.
Questo risultato è coerente con precedenti studi su animali e merita ulteriori indagini mediante studi prospettici randomizzati. ( Xagena2012 )
Seicean S et al, J Am Coll Cardiol 2012; 60: 2384-2390
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