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Tumore prostata

Sopravvivenza globale con Pembrolizumab nel tumore mammario triplo negativo in fase iniziale


Nei pazienti con tumore mammario triplo negativo in fase iniziale, lo studio di fase 3 KEYNOTE-522 ha mostrato miglioramenti significativi nella risposta patologica completa e nella sopravvivenza libera da eventi con l'aggiunta di Pembrolizumab ( Keytruda ) alla chemioterapia contenente Platino.

Sono stati riportati i risultati finali per la sopravvivenza globale ( OS ).

Sono stati assegnati in modo casuale pazienti con carcinoma mammario triplo negativo in stadio II o III non precedentemente trattato a ricevere terapia neoadiuvante con 4 cicli di Pembrolizumab a una dose di 200 mg oppure placebo ogni 3 settimane più Paclitaxel e Carboplatino, seguiti da quattro cicli di Pembrolizumab o placebo più Doxorubicina-Ciclofosfamide o Epirubicina-Ciclofosfamide.

Dopo l'intervento chirurgico definitivo, i pazienti hanno ricevuto Pembrolizumab nel setting adiuvante ( gruppo Pembrolizumab-chemioterapia ) oppure placebo ( gruppo placebo-chemioterapia ) ogni 3 settimane per un massimo di 9 cicli.

Gli endpoint primari erano la risposta patologica completa e la sopravvivenza libera da eventi. La sopravvivenza globale era un endpoint secondario.

Dei 1.174 pazienti sottoposti a randomizzazione, 784 sono stati assegnati al gruppo Pembrolizumab-chemioterapia e 390 al gruppo placebo-chemioterapia.
Alla data di cut-off dei dati a marzo 2024, il follow-up mediano è stato di 75.1 mesi.

La sopravvivenza globale stimata a 60 mesi è stata dell'86.6% nel gruppo Pembrolizumab-chemioterapia, rispetto all'81.7% nel gruppo placebo-chemioterapia ( P=0.002 ).

Gli eventi avversi sono stati coerenti con i profili di sicurezza stabiliti di Pembrolizumab e chemioterapia.

Pembrolizumab neoadiuvante più chemioterapia seguito da Pembrolizumab adiuvante ha prodotto un miglioramento significativo, rispetto alla sola chemioterapia neoadiuvante, nella sopravvivenza globale tra i pazienti con tumore alla mammella triplo negativo in fase iniziale. ( Xagena2024 )

Schmid P et al, N Engl J Med 2024; 391: 1981-1991

XagenaMedicina_2024



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