Oncologia ginecologica
Aggiornamento in Medicina
Uno studio di fase II ha valutato la monoterapia con Bosutinib ( Bosulif ) nei pazienti pre-trattati con carcinoma alla mammella localmente avanzato o metastatico.
I pazienti hanno ricevuto Bosutinib 400 mg/giorno per via orale.
L’endpoint primario era il tasso di sopravvivenza libera da progressione a 16 settimane.
Gli end point secondari includevano tasso di risposta oggettivo, tasso di beneficio clinico, tasso di sopravvivenza generale a 2 anni, sicurezza e cambiamento nei livelli dei biomarcatori di riassorbimento / formazione ossea.
Sono stati arruolati e trattati 73 pazienti.
Il tempo mediano dalla diagnosi di malattia metastatica all’inizio del trattamento con Bosutinib è stato di 24.5 mesi.
Per la popolazione intent-to-treat, il tasso di sopravvivenza libera da progressione a 16 settimane è stato di 39.6%.
In modo inatteso, tutti i pazienti rispondenti ( n=4 ) erano positivi per il recettore dell’ormone.
Il tasso di beneficio clinico è stato di 27.4%, quello di sopravvivenza generale a 2 anni del 26.4%.
I principali effetti tossici sono stati diarrea ( 66% ), nausea ( 55% ) e vomito ( 47% ).
Un innalzamento di grado 3-4 delle aminotransferasi si è manifestato in 14 ( 19% ) pazienti.
La mielosoppressione è stata minima e non sono stati osservati cambiamenti consistenti nei livelli di biomarcatori di riassorbimento / formazione ossea.
In conclusione, Bosutinib ha mostrato una efficacia promettente nel prolungare il tempo alla progressione nei pazienti con cancro al seno localmente avanzato o metastatico pre-trattati con chemioterapia.
Bosutinib è risultato generalmente ben tollerato, con un profilo di sicurezza diverso da quello dell’inibitore della tirosin-chinasi Src/Abl Dasatinib in una popolazione di pazienti simile. ( Xagena2012 )
Campone M et al, Ann Oncol 2012; 23: 610-617
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