Oncologia ginecologica
Aggiornamento in Medicina
L’ASCO ( American Society of Clinical Oncology ) ha pubblicato sul Journal of Clinical Oncology due lineeguida di pratica clinica per il trattamento delle donne con carcinoma mammario avanzato HER2-positivo.
La prima lineaguida si basa sulle terapie sistemiche appropriate per le pazienti con nuova diagnosi di malattia tumorale in fase avanzata e per le donne in cui la malattia in fase precoce è progredita verso la forma avanzata.
La seconda lineaguida offre consigli per il trattamento delle metastasi cerebrali nelle pazienti con cancro alla mammella avanzato HER2-positivo.
Un gruppo di Esperti dell’ASCO ha compiuto una revisione sistematica della letteratura medica. La revisione ha identificato 19 studi clinici, randomizzati, di fase 3 su terapie con bersaglio HER-2, di cui tre hanno affrontato il ruolo della terapia ormonale per il carcinoma mammario avanzato HER2-positivo, con recettori ormonali positivi ( HR+ ).
Sulla base della revisione, il Panel degli Esperti ha formulato raccomandazioni per tre linee di terapia, tra cui :
A) Terapia di prima linea - Combinazione di chemioterapia, Trastuzumab ( Herceptin ) e Pertuzumab ( Perjeta ). Per i pazienti selezionati, per quelli con controindicazioni e/o per il cancro al seno con recettore ormonale positivo a crescita lenta, la terapia ormonale, somministrata con o senza Trastuzumab e Lapatinib ( Tykerb, Tyverb ), può essere sostituita da un regime chemioterapico con bersaglio HER2, a causa di un minor numero di effetti collaterali.
Tuttavia, la terapia ormonale non è appropriata per tutti i pazienti con cancro al seno HR-positivo in fase avanzata, poiché non è risultata associata a un vantaggio di sopravvivenza.
Terapia di seconda linea - Trastuzumab emtansine ( T-DM1; Kadcyla )
Terapia di terza linea - Il trattamento dipende dalla terapia di prima e seconda linea ricevuta dai pazienti. Le opzioni possono includere Trastuzumab emtansine, terapia ormonale o chemioterapia con Trastuzumab e, in alcuni casi con Lapatinib, la combinazione di Trastuzumab e Lapatinib, o un regime a base di Pertuzumab, se il paziente non aveva ricevuto Pertuzumab in precedenza.
La seconda lineaguida riguarda le raccomandazioni sulla gestione della malattia per i pazienti con cancro alla mammella HER2-positivo e con metastasi cerebrali.
Le metastasi a livello cerebrale sono state osservate nel 30-40% delle pazienti che vivono con il tumore alla mammella HER-2-positivo.
La ricerca al riguardo è limitata, e non ci sono trattamenti sistemici specificamente approvati per le metastasi cerebrali.
Le metastasi cerebrali possono compromettere la funzione neurologica e i trattamenti sono progettati per preservare la funzione neurologica e ridurre al minimo il calo della qualità di vita.
Tuttavia, alcuni dei trattamenti per le metastasi cerebrali sono associati a effetti collaterali che possono influenzare negativamente la funzione cognitiva.
Non è stato appurato se i trattamenti per le metastasi cerebrali prolungano la sopravvivenza; alcuni sembrano essere efficaci nella gestione dei sintomi.
Le principali raccomandazioni di questa lineaguida sono:
A) Per le pazienti con prognosi favorevole per la sopravvivenza, la chirurgia e/o la radioterapia sono raccomandate in base alle dimensioni e al numero delle metastasi, resecabilità e sintomatologia.
B) Per i pazienti con una prognosi non-favorevole di sopravvivenza, le opzioni comprendono la chirurgia, la radioterapia dell'intero cervello, e le terapie sistemiche, con alcune evidenze di attività nel contesto delle metastasi cerebrali, come Lapatinib e Capecitabina ( Xeloda ). ( Xagena2014 )
Fonte: ASCO, 2014
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