Oncologia ginecologica
Aggiornamento in Medicina
Pochi studi sulla terapia adiuvante per carcinoma alla mammella hanno valutato i sintomi mammari riferiti dalle pazienti e le aree correlate di qualità di vita.
Queste misure sono state valutate in uno studio sulla qualità di vita, facente parte degli studi randomizzati START ( Standardisation of Breast Radiotherapy ).
Nello studio START A, 2236 pazienti sono state assegnate in maniera casuale a ricevere 39 Gy o 41.6 Gy, somministrate in 13 frazioni nel corso di 5 settimane, o una dose standard globale di 50 Gy in 25 frazioni.
Nello studio START B, 2215 donne sono state assegnate in maniera casuale a ricevere 40 Gy in 15 frazioni in 3 settimane o lo stesso regime di controllo ( 50 Gy in 25 frazioni ) dello studio A.
Di queste pazienti, 2739 sono risultati idonee per lo studio sulla qualità di vita e 2208 ( 81% ) sono state arruolate ( 1129 dallo studio START A e 1079 dallo START B ).
Le partecipanti hanno completato i questionari EORTC QLQ-C30 e BR23 e le aree specifiche per il loro protocollo di radioterapia fino a 5 anni dopo la radioterapia.
A 5 anni, fino al 40% delle donne hanno riferito cambiamenti moderati o marcati al seno dopo radioterapia e fino a un terzo delle pazienti ha lamentato dolore al braccio o alla spalla.
I sintomi mammari e i problemi relativi all’immagine corporea si sono ridotti nel tempo.
I tassi di effetti avversi della radioterapia sono risultati inferiori per il regime a 39 Gy nello studio A e a 40 Gy nello studio B, rispetto al regime di controllo di 50 Gy e sono risultati simili tra regimi a 41.6 Gy e 50 Gy nello studio A.
Cambiamenti avversi nell’aspetto della pelle sono risultati significativamente più bassi per le pazienti trattate con 39 Gy rispetto a quelle trattate con 50 Gy ( HR=0.63 ) e per quelle trattate con 40 Gy rispetto a quelle con 50 Gy ( HR=0.76 ); non sono state osservate differenze significative tra le pazienti trattate con 41.6 Gy e quelle trattate con 50 Gy nello studio A ( HR=0.83 ).
La definizione dell’intensità dei sintomi mammari da parte delle pazienti ha discriminato una differenza del 10% nell’intensità di dose in randomizzazione.
Fino a un terzo delle donne ha riferito dolore moderato o marcato a braccio e spalla oltre i 5 anni anche se più del 10% è andato incontro a gonfiore di braccio e mano senza differenza significativa nei punteggi della scala secondaria braccio/spalla tra i regimi di trattamento dello studio A e dello studio B; molti sintomi basali a braccio e spalla sono risultati associati a un precedente intervento chirurgico.
In conclusione, una proporzione sostanziale di donne ha riferito sintomi moderati o marcati a seno, braccio e spalla in 5 anni di follow-up dopo la radioterapia, ma senza danno all’immagine corporea.
Tuttavia, la maggior parte delle pazienti ha tratto beneficio dalla radioterapia ipofrazionata che ha potenzialmente meno effetti avversi; questo dato rafforza l’evidenza che deriva dallo studio START a favore di regimi ipofrazionati per donne che si devono sottoporre a radioterapia per cancro al seno. ( Xagena2010 )
Hopwood P et al, Lancet Oncol 2010; 11: 231-240
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