Oncologia ginecologica
Aggiornamento in Medicina
Uno studio ha determinato il rischio di pre-malignità e di carcinomi correlati al papillomavirus umano ( HPV ) in donne con diagnosi di neoplasia intraepiteliale cervicale di grado 3 ( CIN3 ).
La conoscenza di questo rischio è importante per prevenire lo sviluppo e la progressione di altre pre-malignità e carcinomi correlati al virus HPV, prendendo in considerazione la vaccinazione profilattica anti-HPV e/o prestando maggiore attenzione ad altre pre-malignità e carcinomi correlati all'infezione da HPV quando viene identificata CIN3.
Le donne con diagnosi di CIN3 tra il 1990 e il 2010 sono state identificate dal Registro nazionale olandese di istopatologia e citopatologia ( PALGA ) e sono state abbinate a un gruppo di controllo di donne senza CIN3.
Successivamente sono stati identificati tutti i casi di lesioni e carcinomi di alto grado ad alto rischio associati a HPV nella regione anogenitale e nell’orofaringe tra il 1990 e il 2015.
I tassi di frequenza dell'incidenza sono stati stimati per i carcinomi e la pre-malignità di vulva, vagina, ano e orofaringe.
Sono state identificate 178.036 donne: 89.018 con una precedente diagnosi di CIN3 e 89.018 soggetti di controllo abbinati senza storia di CIN3.
Le donne con una storia di CIN3 hanno mostrato un aumento del rischio di carcinomi e pre-malignità corrrelati a HPV, con rapporti di tasso di incidenza ( IRR ) di 3.85 per cancro anale, 6.68 per neoplasie intraepiteliali anali di grado 3, 4.97 per cancro vulvare, 13.66 per neoplasia intraepiteliale vulvare di grado 3, 86.08 per cancro vaginale, 25.65 per neoplasia intraepiteliale vaginale di grado 3, e 5.51 per cancro orofaringeo.
Questo rischio è rimasto notevolmente aumentato, anche dopo un follow-up a lungo termine fino a 20 anni.
In conclusione, questo studio basato sulla popolazione ha mostrato un duraturo aumento del rischio per i carcinomi e le pre-malignità associati a virus HPV della regione anogenitale e orofaringea dopo una diagnosi di CIN3.
Sono necessari studi che indaghino i metodi per prevenire l’aumento del rischio in questo gruppo di pazienti, quali screening intensificato o vaccinazione. ( Xagena2017 )
Ebisch RMF et al, J Clin Oncol 2017; 35: 2542-2550
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